Assumersi le responsabilità
Scritto da admin il 26 lug., 2009, su GOOD LIFE LAB
Molte persone sono intrappolate nell’illusione che un fato indifferente e capriccioso determini il proprio destino. Come gli specchi del luna park che deformano le immagini, ciò che vedono i loro occhi non è reale. Accettano l’illusione che gli eventi esterni posseggano il potere ultimo di negare i nostri sogni.
E si chiedono: perché sono tanto infelice?
Se non siamo consapevoli, pensiamo che i nostri problemi derivino dal mondo esterno. In questo modo trasferiamo su un oggetto esterno anche il cambiamento: “Se il mio capo non mi rimproverasse!”, “Se il mio partner mi ascoltasse!”, “Se il mondo non fosse un tale caos!”. Per sentirci meglio, cerchiamo di cambiare e di controllare l’esterno.
Assumendoci sinceramente le responsabilità delle nostre reazioni emotive e delle nostre opinioni, vedremmo che le richieste “vorrei che fossero gli altri a cambiare” nascondono ciò che noi dobbiamo cambiare o superare in noi stessi.
Le nostre risposte emotive agli eventi esterni non hanno nulla a che vedere con la realtà del momento presente, ma sono prodotte da strutture del passato che attendono di venire purificate.
Immaginate di essere in una casa che tenete pulita per gli altri. Vedendo che tenete la casa pulita, il mondo vi approva e vi accetta. Ma nell’armadio che c’è in tutte le case, nascondete tutto quello che non vi piace di voi stessi: voci interiori e comportamenti che vi sono stati trasmessi dai genitori e dalla vostra famiglia. La gente può entrare e guardare dove vuole, ma non in quell’armadio.
Un giorno decidete di fare pulizia nell’armadio. Forse avete letto da qualche parte che è una buona idea. O forse state talmente male che fareste qualsiasi cosa per stare meglio.
Se volete ripulire l’armadio che cosa dovete fare? Primo, dimostrare la vostra intenzione aprendolo. Secondo, avere la pazienza di tirare fuori tutto per vedere che cosa contiene. Ed è qui che molti inciampano.
Che cosa accade alla vostra casa così bella, pulita e presentabile se tirate fuori tutte le cose nascoste nel vecchio armadio? Accade che tutto quello che era stato nascosto e tolto dalla vista si sparge in tutte le stanze della vostra vita. Tirare fuori tutto dall’armadio sembrava una buona idea, ma adesso la vostra casa è tutta sottosopra.
Potresti pensare di non riuscire a reggere tutto quel disordine. Potresti accusare qualcun’altro. Potresti dirti: “sono un vero disastro. Nessuno ha un caos come il mio”. Avere davanti agli occhi tutto questo caos esposto in bella vista può far scattare la reazione: “Meglio lasciar perdere” e la tentazione è di richiudere tutto in fretta e furia nell’armadio.
Se avete deciso davvero di liberarvi delle cose che non vi sono più utili, dovete essere disposti ad aprire la porta dei pensieri, emozioni e sensazioni non proprio piacevoli. Prima di aprire l’armadio dovete avere la curiosità di sapere che cosa c’è, dovete essere disposti a esaminare attentamente la spazzatura per trovare la verità.
Se aprite l’armadio con la sincera intenzione di ’sciogliere’ le vecchie strutture, ma se la vostra percezione è ancora intrappolata in una mente catastrofica, peggiorerete soltanto le cose. Se invece la mente è chiara, potrete guardare tutto quel caos con umorismo: “Accidenti, c’è tutta questa roba nel mio armadio?”. Invece di farvi deprimere dal mucchio di vecchi comportamenti che avete portato alla luce, siete eccitati alla prospettiva di riprendervi ciò che è vero e gettare il resto.
Terzo. Dopo aver steso tutti i pensieri in bell’ordine di fronte a voi, potete iniziare a discernere quelli che sono vostri e quelli che non vi appartengono. Troverete vecchi vestiti che non vi vanno più bene e vecchie convinzioni che non vi servono più. Troverete cose che altri hanno messo dentro di voi e che in realtà non ci sono mai piaciute, ma che non avete il coraggio di rifiutare. Troverete intere strutture che vi sono state tramandate dai vostri antenati. Invece di dirvi: “Che disastro! E’ la prova che non valgo nulla”, provate a coltivare un altro atteggiamento, per esempio: “Ma guarda questo! Come ho fatto a crederci?”
Avete passato al vita a creare strutture limitanti, perciò la riorganizzazione richiede tempo e un’azione continua e intenzionale. Ora passiamo a purificare ciò che non è più vero. Anche se non sapete ancora come avviene, facendo pulizia verranno fuori felicità, energia e integrità.
Ricordate che la purificazione non è qualcosa che si fa una volta per tutte, e poi non se ne parla più. Questa azione è una pratica continua.
Non cadete nella trappola di purificare le cose altrui. Sembra facile nel breve termine, ma nel lungo termine non fa il bene di nessuno. Anzi, questa potrebbe essere la vostra prima azione: incanalare tutta la vostra energia nella purificazione di casa vostra!
La giusta azione consiste nell’assumervi la responsabilità di purificare quello che è vostro compito purificare. E’ facile vedere che il vostro partner, il vostro capo o i vostri genitori hanno armadi traboccanti e uno strato di polvere sotto il divano. Se sono loro a chiedervi che cosa vedete, diteglielo con amore e rispetto. Poi create spazio e incoraggiamento perché si occupino loro della loro pulizia.