L’attaccamento al passato
Scritto da admin il 08 set., 2009, su GOOD LIFE LAB
Il passato si deposita dentro di noi in molti strati che si intersecano. Il nostro mondo interiore è pieno di relazioni complesse, poiché contiene il passato, non solo quello che è successo davvero, ma anche tutti i modi nei quali vorremmo correggerlo.
Il passato esiste solo nella nostra mente. Restare avvinghiati ad antiche pene significa soltanto punirsi oggi per qualcosa compiuto da qualcun’altro tanto tempo fa. Tutto ciò non ha senso. Troppo spesso ci attacchiamo al passato e non c’è modo peggiore per vivere. Se abbiamo difficoltà ad amare noi stessi, spesso la causa risiede nell’incapacità di perdonare. Ci limitiamo a esaminare le nostre giustificazioni e ci rinchiudiamo nel nostro bozzolo. Forse abbiamo anche “ragione”, eppure non siamo felici. Siamo bloccati, avvinghiati al passato e così presi a biasimare tutto e tutti, che non ci rendiamo conto che i problemi derivano dalla nostra mancanza di volontà a lasciare andare.
Siamo partecipi dell’attaccamento al passato anche quando tentiamo di determinare al posto degli altri, sulla base di quello che ci è stato insegnato a credere, quali debbano essere le loro scelte spirituali. Che tipo di istruzione si riceve, quale vocazione si sceglie, che amici si frequentano, come si vota, in che modo ci si veste, si parla e persino si pensa viene spesso determinato da attaccamenti alle tradizioni. Tradizioni così potenti che ignorarle significa spesso dover affrontare un totale allontanamento dalla famiglia e del gruppo sociale. Imparare a essere distaccati dalle tradizioni richiede spesso molto coraggio, e chi ci riesce può dover scontare un alto prezzo. Tuttavia il prezzo che si paga rimanendo attaccati alle tradizioni è molto più alto e crea molto più caos nella nostra vita.
Possiamo rispettare e persino apprezzare la storia e i costumi dei nostri antenati. Possiamo amarli perché hanno scelto di fare a modo loro. Ma l’attaccamento a dover vivere e pensare nel modo deciso da altri prima di noi equivale a negare a se stessi l’illuminazione. E’ facile riconoscere questo comportamento estremo in altri popoli, ma il loro esempio ci deve servire da lezione, rendendoci più consapevoli del modo in cui anche noi coltiviamo l’attaccamento al passato.
Considera le tradizioni che osservi nella vita quotidiana. Se ti sono utili, e ti fanno contento, rispettale. Ma ricorda che l’attaccamento alle tradizioni spesso comporta l’elevazioni di barriere fra persone e popoli, e l’esclusione di chi non fa parte del gruppo. Sii tu stesso a determinare la tua condotta invece di lasciare che sia il comportamento passato di altri a dettare le tue azioni. Sii abbastanza libero dentro, dove è la vera vita, da comportarti senza attaccamento a quello che si faceva prima di te. Onora pure le tradizioni utili a te e all’umanità, ma se non lo sono, o se contribuiscono a creare barriere e non ponti con gli altri, allora abbi il coraggio di dare ascolto alle tue esigenze interiori. Tutte le tradizioni sono cominciate con alcuni esseri umani che un giorno hanno deciso di crearle, ma anche tu hai il diritto di creare tradizioni, che promuovano amore e rispetto per tutti.