IL POTERE DELLE CONVINZIONI E LA RESISTENZA AL CAMBIAMENTO

Scritto da Dario Urzi il 27 nov., 2012, su GOOD LIFE LAB

La maggior parte delle persone pensa che sia molto difficile cambiare, specie quando non si è più giovanissimi. Se si parla poi del nostro carattere, dei nostri comportamenti e delle nostre abitudini, cambiare può sembrare addirittura impossibile.

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Questo modo di pensare non è altro che una convinzione.

Le convinzioni non esistono in natura. In natura esistono un’infinità di cose, dalla terra alle piante, dagli animali agli esseri umani, dall’acqua all’aria e alle nuvole, dal sole alla luna ed al cielo stellato, ma non esistono le convinzioni. Le convinzioni sono il frutto dell’attività del pensiero dell’uomo.

A differenza di  tutto ciò che esiste in natura, che continuamente cambia e si trasforma, le nostre convinzioni tendono a resistere al cambiamento, ad opporsi al cambiamento.

Le convinzioni hanno due caratteristiche fondamentali: la prima è quella di essere largamente diffuse e condivise e la seconda è quella di essere ritenute “vere e indubitabili”.

Ma è possibile cambiare le nostre convinzioni?

Teoricamente si, ma si tratta di un processo che viene considerato faticoso e difficile, di un processo che richiede moltissimo tempo e che talora, sul piano pratico, risulta addirittura impossibile.

Ci risiamo. Ecco un’altra convinzione.

Ma perché le convinzioni sono così persistenti e difficili da sradicare?

Henry Ford ha detto: “Sia che tu pensi di farcela o di non farcela avrai comunque ragione”.

La forza principale delle convinzioni poggia proprio sul fatto che ci fanno agire, senza che ce ne rendiamo conto, in modo tale che le cose vadano esattamente così.

Sono come dei manovratori invisibili che si siedono dentro di noi al posto di comando e che guidano e orientano il nostro pensare ed il nostro agire, stabilendo ciò che va bene e ciò che non va bene, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che possiamo e ciò che non possiamo fare, che pensiamo di essere  e ciò che vorremmo cercare di essere.

Agiscono di nascosto mentre viviamo la nostra vita immersi nella nostra inconsapevolezza, sicuri del fatto ciò che facciamo va sicuramente bene così, è evidente, non ci sono dubbi, certo che va bene così…

Come idoli tirannici a cui ingenuamente abbiamo consegnato la nostra libertà, agiscono determinando le nostre scelte, il  modo in cui vediamo le cose, i nostri comportamenti, i nostri automatismi di pensiero ed azione…

e noi, poveri noi, dove siamo finiti?

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