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DISTURBI DELL’EQUILIBRIO: GUARIRE SI PUO’

Scritto da Dario Urzi il 15 apr, 2025, su Postura ed equilibrio

Come un’epidemia si diffondono i disturbi dell’equilibrio, sempre più frequenti, sempre più intensi e destabilizzanti.

COME MAI ?

I disturbi dell’equilibrio sono tipici disturbi della nostra epoca e del nostro stile di vita, sempre più frenetico, incalzante, avaro di tempo e di spazio per riprendere fiato e per rilassare un corpo sempre troppo teso e contratto, e anche un’anima…

Ascoltiamoci per un istante: non è forse vero che abbiamo la testa pesante e confusa, gli occhi affaticati, il collo e le spalle induriti come se fossero di marmo, il respiro appena percettibile quasi fossimo in costante apnea, la schiena rigida e l’addome congestionato ? E poi quell’ansia che sempre ci accompagna, specie la notte e la mattina presto al risveglio.

Quando ci alziamo siamo già stanchi e, nella difficoltà di muoverci in modo sciolto e rilassato, incontriamo via via i più diverso disturbi: rigidità e tensioni al collo e alla schiena, instabilità e senso di oscillazione, sbandamenti sino alle vertigini.

Allora ci muoviamo più lentamente ma con rigidità ancora maggiore, come se avessimo il freno a mano tirato, e la fatica diventa sempre più grande.

E più ascoltiamo la nostra instabilità, più ci irrigidiamo, per non parlare poi di quello che accade quando, per un movimento di rotazione appena più veloce, compaiono sbandamenti o vertigini.

CHE FARE ?

Si può fare molto, anzi moltissimo, ve lo assicuro. La conferma del fatto che si possa fare molto ed in tempi straordinariamente brevi viene dalla mia diretta esperienza di terapia dei disturbi dell’equilibrio… provare per credere.

Potete guardare alcuni video che ho pubblicato sul mio canale YOU TUBE sui disturbi dell’equilibrio: sono certo che troverete molte risposte alle tante domande che ancora vi state ponendo.

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VERTIGINI, MAL di COLLO, MAL di TESTA e POSTURA

Scritto da Dario Urzi il 07 apr, 2025, su Postura ed equilibrio

Se avete questi ed altri sintomi e soffrite di DISTURBI dell’EQUILIBRIO (vertigini ed altro) siete nel posto giusto.

Ma perché ho voluto provocatoriamente mettere assieme lupo, capra e cavoli, VERTIGINI, COLLO e POSTURA?

Perché fra DISTURBI dell’EQUILIBRIO (vertigini, instabilità, sbandamenti ed altro), TENSIONI e DOLORI CERVICALI e POSTURA CORPOREA esiste una relazione funzionale molto stretta, sebbene assai poco conosciuta o del tutto ignorata,

Vi sembra strano ?

Come pensate siano il collo e la postura del corpo di una persona che soffre di disturbi dell’equilibrio ? Sciolti e rilassati o tesi, rigidi e contratti ?

E come pensate sia possibile sciogliere le tensioni del collo, delle spalle, della schiena e del respiro di una persona che, soffrendo di disturbi dell’equilibrio, sta in piedi rigida come un palo e si muove lentamente come se avesse il freno a mano tirato ?

Certo che lo sapete, e lo sapete ancor meglio se di questi disturbi ne avete sofferto e continuate a soffrirne.

Non vi dovete quindi stupire se vi dico che quando si curano i DISTURBI dell’EQUILIBRIO senza occuparsi della POSTURA CORPOREA o si curano i DISTURBI della POSTURA senza occuparsi dell’EQUILIBRIO le terapie hanno ben poche possibilità di successo: si potrà curare qualche sintomo ma non si giungerà mai a curare la persona nel suo insieme e a risolvere i problemi alla radice.

Ciò detto torniamo al nostro punto di partenza, i DISTURBI dell’EQUILIBRIO.

Cosa succede se facciamo un trattamento per dare sollievo alle tensioni e ai dolori cervicali di una persona che soffre di DISTURBI dell’EQUILIBRIO ?

Succede che i disturbi dell’equilibrio non solo non migliorano ma spesso subiscono un rapido peggioramento. E il collo continua ad essere teso e dolente.

Come mai ?

Perché quando soffriamo di disturbi dell’equilibrio, anche nel caso di semplice senso di instabilità, fugaci sbandamenti o lievi vertigini soggettive, il nostro istinto ci porta a stabilizzarci il più possibile. Ciò avviene contraendo i muscoli del collo per tener ferma la testa, limitando al massimo le oscillazioni corporee e rallentando i movimenti come se avessimo il freno a mano tirato.

È certamente vero che il collo, talora così rigido e dolente da causare mal di testa (cefalea muscolotensiva), difficoltà di concentrazione, confusione mentale, disturbi visivi e molto altro ancora, dovrà essere curato e liberato.

Ma se si libera il collo prima di aver creato le condizioni affinché i pazienti, grazie alla terapia dei disturbi dell’equilibrio, possano efficacemente gestire l’instabilità che ne consegue, l’esito sarà un ulteriore irrigidimento del collo e dell’intera postura corporea.

La prima cosa da fare è curare i disturbi dell’equilibrio.

In altri post e nei video sui disturbi dell’equilibrio che a breve caricherò sul mio canale YOUTUBE vi descriverò estesamente il mio metodo di cura.

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DISTURBI dell’EQUILIBRIO: perché non riusciamo a guarire.

Scritto da Dario Urzi il 05 apr, 2025, su Postura ed equilibrio

PERCHÉ NON RIUSCIAMO A STARE MEGLIO ?

Perché il nostro istinto ci porta a fare il contrario di ciò che dovremmo, alimentando così un circolo vizioso senza apparente via d’uscita.

Come pensate siano il collo e la postura del corpo di una persona che soffre di disturbi dell’equilibrio ? Sciolti e rilassati o tesi, rigidi e contratti ?

E come pensate sia possibile curare le tensioni e i dolori del collo, delle spalle, della schiena e liberare il respiro di una persona che, soffrendo di disturbi dell’equilibrio, sta in piedi rigida come un palo e si muove lentamente come se avesse il freno a mano tirato ?

La risposta è ovvia.

Quando soffriamo di disturbi dell’equilibrio, anche nel caso di lieve senso di instabilità, fugaci sbandamenti o vertigini soggettive, il nostro istinto ci porta a stabilizzare la testa e tutto il nostro corpo irrigidendoci, limitando al massimo le nostre oscillazioni corporee e muovendoci lentamente e con cautela come se avessimo il freno a mano tirato.

Tutti i nostri muscoli sono tesi, in particolar modo quelli del collo, delle spalle e della schiena e anche il respiro è trattenuto e spesso sospeso, in apnea.

Che cosa ne consegue ? Un vero disastro !

Ai sintomi caratteristici del nostro disturbo di equilibrio si aggiungono, in diverse possibili combinazioni, molti altri sintomi come:

Dolori e rigidità cervicale, mal di testa, occhi pesanti e stanchi, difficoltà di messa a fuoco, visione sdoppiata o instabile.

Tensioni e dolori muscolari e articolari diffusi, rigidità vertebrale e stanchezza cronica.

Senso di confusione mentale, nausea, disorientamento, difficoltà di concentrazione.

Ansia, palpitazioni, insonnia, respiro affannato, attacchi di panico.

Per non parlare degli aspetti di squilibrio neuroendocrino, gastrointestinale ed altro… un mare magnum in cui c’è davvero da perdersi.

PERCHÉ ACCADE TUTTO QUESTO ?

Vediamo di scoprire insieme come si sente e come si comporta una persona che soffre di una forma lieve dell’equilibrio. Perché di una forma lieve ? Perché ci consente vedere meglio i dettagli e le sfumature nella pratica di vita quotidiana.

Come si sente e come si comporta questa persona ?

Si sente instabile e percepisce di avere delle oscillazioni corporee più ampie del normale.

Si muove e gira la testa lentamente perché altrimenti si sente subito ruotare o sbandare.

Ha il collo sempre rigido e dolente e non di rado compare senso di peso alla nuca o vero e proprio mal di testa.

D’ISTINTO CHE COSA GLI VIENE DI FARE ?

Cerca di essere più stabile e di ridurre l’ampiezza delle oscillazioni corporee contraendo i muscoli del collo, delle spalle e della schiena per contrastare i disturbi irrigidendosi.

Riduce l’attività fisica e in particolare evita le rotazioni veloci della testa e i movimenti rapidi del corpo. In breve tempo questo comportamento diventano un’abitudine che, come tutte le abitudini, più passa il tempo più è difficile modificare.

Al persistere e al cronicizzarsi dei disturbi il paziente associa l’idea, se non addirittura la convinzione, che i suoi disturbi non andranno mai via. Compaiono così sconforto, ansia e, non di rado, attacchi di panico.

VI TORNANO I CONTI ?

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